domenica 6 febbraio 2011

Il cast dei personaggi - #1 - Il Tema Unificatore

Nella creazione di un cast di personaggi, l'unità è essenziale. Ne abbiamo già parlato qualche post fa, anche se marginalmente.

Qualche nota personale
Chi segue LGQ da un po' sa che ho sempre provato grande interesse nella creazione dei mondi, un po' meno in quella dei personaggi. Effettivamente come game master mi sono sempre affidato alla creatività dei giocatori per dare forma ai protagonisti.
Anzi: ho sicuramente preferito il ruolo di game master a quello di giocatore (e chi mi ha avuto fra i suoi lo sa bene...) perchè mi dava occasione di concentrarmi di più sul contesto e meno sulle relazioni. Ci deve essere qualcosa di intrinsecamente caratteriale in questa attitudine.
Per la stessa ragione, credo, non sono mai riuscito ad andare al di là di qualche pagina nella scrittura di racconti o romanzi, proverbialmente rimasti nel cassetto. E anzi, ora che ci penso, e mi perdonerete queste note personali, in montagna preferisco sempre fotografare i paesaggi, le rocce, gli alberi, evitando l'umanità che mi circonda o mi accompagna.
Non fraintendetemi, sono una persona di compagnia e nient'affatto timida. Ma il punto è che non sono portato a osservare e a creare personaggi. Non capisco al volo le persone, non so applicare "pattern" per decifrare scopi e mosse di potenziali avversari e non intercetto istintivamente le reti di relazioni, come invece molti buoni osservatori riescono a fare.
La materia però comincia ad interessarmi anche se è piuttosto nuova per me. Quindi, in mancanza di un evidente attitudine, non mi resta che studiare.

Il primo passo
Leggendo trasversalmente un po' di saggistica sull'argomento, ho, dunque, visto tornare spesso questo concetto di "unità" del cast. Per dare coerenza a un insieme di personaggi è, in altre parole, utile ispirarsi a un concetto unificatore. Gli animali della savana, i caratteri dello zodiaco, i tipi di Jung, le varie fasi dell'infanzia etc.
L'ispirazione è ancora più diretta se i personaggi sono costruiti a partire da altri personaggi, magari reali, che condividono uno stesso ecosistema sociale. Di recente mi sono molto divertito a leggere un sogetto in cui l'autore si ispirava, per creare il suo cast, ai propri colleghi, e neanche troppo velatamente a dire il vero.
Il trasporto in un mondo fantastico di personaggi legati da relazioni realistiche di solito sblocca immediatamente la creatività, a patto di traslare anche alcuni temi in modo coerente. Per esempio, la frustrazione della vostra squadra di calcetto nel non riuscire a piazzarsi nelle posizioni alte del campionato, e le reazioni emotive di ciascun membro del team a fine partita possono costituire un'ottima fonte di ispirazione per raccontare la storia di una squadriglia di piloti spaziali, che non riesce mai a emergere, perennemente surclassata da un'odiosa e inarrivabile elite... (e grazie al vulcanico Sandro Patè per questo esempio).

Occorre dire che l'utilizzo di personaggi reali, uniti da un tema unificatore, è molto utile per rompere il ghiaccio con l'approccio al cast. Superato questo primo blocco creativo però, a quanto pare, occorrerà ancora molto lavoro; il passo decisivo tuttavia sarà fatto e, come ben sapete, ci vuole sempre un primo passo per cominciare un lungo viaggio.

1 commento:

  1. Credo che chi preferisce immaginare e gestire il mondo difficilmente sarà un buon giocatore, perché difficilmente troverà un master che creerà un mondo abbastanza interessante per lui. E' arroganza? No, almeno non per me: è una sensazione inevitabile. Sono migliorato un po' invecchiando, ma ho pochissime possibilità di giocare o fare il master, quindi non so...

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